Fino agli anni 70 del 900 in Australia lo status degli aborigeni era disciplinato dalla legge sulla fauna e sulla flora. Non erano cittadini australiani. Per 60 anni i figli di matrimoni misti vennero sistematicamente sottratti ai genitori.
Nel 2008 al parlamento australiano il premier Kevin Rudd pronunciò questo discorso: “Oggi onoriamo i popoli indigeni di questa terra, le più antiche culture…riflettiamo sui passati maltrattamenti…un capitolo vergognoso nella storia della nostra nazione…Chiediamo scusa…come contributo alla guarigione della nazione”. Nel 2018 c’è stato una ulteriore ammissione di responsabilità da parte dello stato nei confronti del popolo aborigeno.
Il percorso, difficile doloroso e problematico, di recupero di una memoria collettiva e di una identità individuale passa oggi anche attraverso un’arte che interpreta in chiave moderna i simboli della cultura ancestrale.
“L’eredità vivente dell’Australia” – “Australia’s living heritage”
Intorno alle polle d’acqua